Messina, nessuno si illuda

Pubblicato il 11 Febbraio 2019 in Primo Piano

L’altalenante domenica a tinte biancoscudate, giustamente celebrata nel risultato finale e per i suoi effetti in classifica, merita – a nostro avviso – un sottotitolo che suoni da monito: parafrasando la celebre romanza di Puccini, nessun dorma… sugli allori.

NON SI ILLUDA – Non vorremmo, infatti, che una giornata in cui tutti gli incastri si sono combinati in modo perfetto, illuda qualcuno. A partire dal patron Sciotto, la cui “invasione di campo” finale stona con quanto accaduto nel corso della precedente settimana. Voleva essere un passo d’addio? O, piuttosto, contagiato dalla visibilità mediatica e, soprattutto, da una vicinanza istituzionale mai finora registrata, il presidente ha messo da parte i propositi di abbandono? Lo slittamento della nomina del CdA (prevista proprio per domenica scorsa) e ancor di più una composizione del Consiglio targata Gualtieri Sicaminò e dintorni, ci fa propendere più per questa seconda ipotesi. Lo strappo con la tifoseria, giuste o sbagliate che siano le motivazioni, nefaste o favorevoli che siano le conseguenze, è insanabile. Ciò deve essere chiaro tanto a Sciotto quanto al suo entourage. L’alibi dello “scippo” non regge, vuoi perché il primo passo è stato fatto dagli stessi proprietari della società  (comunicato al fischio d’inizio di Acireale-Messina), vuoi perché è vero che una squadra di calcio può essere interpretata come un’azienda, ma con dovuti distinguo (nel caso dell’Acr più che mai). Può essere sì un’azienda, con obblighi sociali però che sono nettamente diversi da quelli di una concessionaria di auto. Perché rappresenta una città, la passione dei suoi tifosi e – nonostante i cambi di denominazione – una storia centenaria. Il punto focale, tuttavia, è che questa “azienda” non è stata acquisita, bensì concessa attraverso un bando pubblico, con tutti i vantaggi che ne sono conseguiti: società immacolata, titolo di Serie D, utilizzo del “S. Filippo”, ecc… Non si illuda Biagioni, il cui destino sembrava segnato non durante l’intervallo, ma ben prima, visto che il suo score – giova ricordarlo – anche con la manita rifilata alla Turris, parla comunque di 5 vittorie, altrettanti pareggi e 8 sconfitte: una media di 1,1 punti a partita, mentre il suo predecessore fu esonerato con 1,25 punti di media. L’allenatore deve dare continuità: una vittoria al mese è ben sotto la soglia del minimo sindacale richiesto per agganciare la salvezza diretta. Verificato, poi, che il 4-3-3 continua comunque ad essere indigesto, perché non promuovere alternative (4-2-3-1 o 3-5-2) sin dall’inizio, piuttosto che usarle come arma della disperazione? Non si illudano i giocatori, cullati dalla Curva a fine gara, ma essenzialmente per evidenziare la posizione della tifoseria: solo per la maglia e contro la proprietà. I principali responsabili di ciò che sta accadendo sono loro. Solo quando ci avranno tirato fuori da questo pasticcio di classifica, potranno godersi il vero abbraccio. Anche perché, pur in una giornata da 3 punti, le scempiaggini non sono certo mancate e l’alibi del giocare in un ambiente poco sereno, è una favoletta da raccontare ai bambini, non certo a chi negli ultimi anni – come la tifoseria messinese – ne ha viste di tutti i colori. E, infine, non si illudano i tifosi. Senza salvezza, ancora prima che senza denari, non si canta messa ed il percorso è assai accidentato. Il Messina, nel girone d’andata, non è riuscito a battere alcuna delle squadre che occupano, insieme ai biancoscudati, gli ultimi sette posti della graduatoria. Finora, nel ritorno, ha pareggiato i conti con l’Igea Virtus, ma dovrà affrontare in trasferta Roccella e un Rotonda che sta facendo di tutto per tornare in gioco. In casa, saranno determinanti le sfide con Città di Messina, Sancataldese e, soprattutto, Locri (tra due settimane). Allo stato, è questo il mini-campionato che risulterà decisivo, perché l’aggancio alle formazioni a quota 31 oggi appare ben più di un’impresa. La manita, insomma, archiviamola in fretta, in attesa di tempi migliori.

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi