Paternò-Messina, corsa a ostacoli

Pubblicato il 17 Aprile 2021 in Primo Piano

Difficile, difficilissima. Per il Messina trasferta complicata sul campo di un motivatissimo Paternò. Alle difficoltà si aggiungono le assenze: Aliperta e Lavrendi, per mister Novelli è tempo di sperimentare.

IDEE NUOVE – Cambiare modulo? Difficile, ma non impossibile. Un 4-2-3-1 che sarebbe sbilanciato dalla presenza di due mediani non propriamente di quantità, soluzione che, però, ronza nella testa di un tecnico che – a parole – sembra non aver ancora sciolto le riserve. Cristiani recupera dall’affaticamento, Vacca scalpita dopo un paio di panchine e Cretella sembra l’uomo per tutte le stagioni. La squalifica di Aliperta e Lavrendi, allora, ruba la scena vista l’assenza di un regista classico in sostituzione. Il trio citato si candida, vista anche la possibilità di interpretare più moduli con lo spostamento del giovane Cretella. Come detto, allora, un sistema diverso potrebbe diventare soluzione utile. Cristiani e Vacca a fare muro e dare qualità, a sostegno di un quartetto offensivo dove – appunto – Cretella garantisce doppia fase. Il reparto offensivo è l’altro tema: fuori Addessi, in fase di recupero Arcidiacono e il direttore D’Eboli cala l’asso Oggiano dopo quello Cunzi. Il classe 1987 arriva per completare il reparto, altro segno che in casa giallorossa non si voglia fare la conta dei rimpianti tra qualche mese. Castrovillari e Dattilo hanno mostrato un Cunzi già calato nella parte, con 2 reti in meno di due sfide complete a fare da ciliegina. Ora, D’Eboli, ci riprova con Oggiano con la consapevolezza che una forza fresca in più non potrà far male.

OLTRE I PROBLEMI – Due vittorie tra Calabria e San Filippo, 6 punti che pesano come macigni visti i cammini altalenanti delle rivali. La classifica sorride, di più la condizione psico-fisica di un Messina che – numeri alla mano – sembra aver mostrato le carte che sanno di vittoria. Paternò che arriva come uno degli ultimi ostacoli difficili, con la squadra di Catalano che non potrà cullarsi sulla vittoria trovata sul campo del Sant’Agata mercoledì. Troppe giornate e troppo punti per fare conti in casa etnea. Il Messina ci arriva con la convinzione già citata e le assenze a fare da contraltare: esame per chi giocherà quello di dimostrare nonostante evidenti difficoltà. Centrocampo a 3 – con uno tra Vacca e Cristiani in regia – o cambio di sistema poco importerà, i giallorossi sono chiamati all’ennesima prova di carattere dove mostrarsi superiore ad avversari e problemi. A proposito, due le squalifiche ma occhio alle diffide pesanti: quelle di Lomasto, Bollino, Foggia e Vacca. Problemi – eventuali – del futuro, il presente parla di Paternò e di una squadra ben guidata dall’ultimo tecnico a vincere un campionato di Serie D col Messina. Altri tempi, ma Catalano resta allenatore capace di preparare con attenzione le gare e sfruttare tutte le armi a sua disposizione. Centrocampo a parte, per Novelli i problemi di formazione sono spazzati via dalla voglia di continuità. Cascione è rientrato contro il Dattilo, la sua crescita resta fondamentale come il rientro di Giofrè sulla corsia opposta, anche se il suo ritorno tra i titolari non è ancora così scontato. Per il resto poche sorprese, anzi nessuna.

PATERNÒ (3-5-2) Cavalli; Guarnera, Bontempo, Mazzotti; De Marco, Maiorano, Puglisi S., Camacho, Santapaola; Guillari, Di Stefano. All. Catalano.

MESSINA (4-2-3-1) Caruso; Cascione, Lomasto, Sabatino, Izzo; Cristiani, Vacca; Cunzi, Bollino, Cretella; Foggia. All. Novelli.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer

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