Rotonda-Messina, nessuna alternativa

Pubblicato il 10 Ottobre 2020 in Primo Piano

Impossibile sbagliare. La vittoria contro il Biancavilla ha rilanciato il Messina dopo il brutto pari di Cittanova, ma il calendario in arrivo costringe la squadra di Novelli a non aver nessuna pietà della matricola Rotonda.

CONTINUITÀ – L’esordio del San Filippo ha mostrato una squadra in crescita, comunque lontana dagli standard fisici e di gioco attesi. La classifica è la parte migliore di questo inizio stagione: il pari calabrese e il primo successo hanno in comune la volontà di questo nuovo Messina di non farsi travolgere dall’inciampo. Il lavoro di Novelli si intravede: il tecnico campano è palesemente alla ricerca della perfezione immaginata, in mezzo c’è il pochissimo tempo passato con un gruppo che ha preso la forma definitiva solo da qualche giorno. Novelli, adesso, può girarsi in panchina e vedere le alternative assenti a Cittanova e che cambiano il peso specifico dei suoi. Il Messina, infatti, è ora la squadra in pole position per recitare la parte da capolista. Gli arrivi di Cruz e Catalano, sommati al rientro di Addessi, danno vita a un reparto offensivo con 6 under credibili anche in categoria superiore. A loro si aggiunge una mediana che – almeno sulla carta – regala alternative come Lavrendi e Cristiani. Insomma, per Novelli i pensieri notturni esulano dalla forza della sua rosa, resta quello di trasformare un gruppo di calciatori in una squadra vera. A Cittanova si è visto pochissimo, col Biancavilla si è capito moltissimo: il tempo darà ai giallorossi la capacità di piacersi e piacere, intanto la convinzione e l’obiettivo sono armi utili per portare a casa partite brutte e sporche. A Rotonda, matricola ondivaga, il Messina si gioca il pass per la continuità.

I TITOLARI – Non una categoria a parte, e neanche un gruppo elitario che possa guardare di traverso gli altri. La profondità di rosa garantisce a Novelli di non doversi affidare ai “soliti noti”, ma una squadra di vertice deve riconoscere i suoi punti di riferimento. Il tecnico sui nuovi, poi, è chiaro: “Sono arrivati da poco tempo, devono apprendere idee e soluzioni sul campo”, insomma per Novelli non si scende dal traghetto pronti a giocare. Cruz e Catalano, allora, si iscrivono al gruppo delle alternative di lusso, spinti anche dalla parte migliore del Messina visto fin qui. Il tridente ha funzionato sia a Cittanova che col Biancavilla, con Arcidiacono e Foggia a dividersi il compito di buttarla dentro. Il ritorno di Addessi dimostra che chi si ferma è perduto – non per colpa del ragazzo, sia chiaro -, perché nel frattempo è arrivato un Bollino capace di far immaginare colpi e giocate. Meno brillante è stata la mediana: Lavrendi si adatterà per l’ultima volta, contro l’Acireale tornerà Aliperta che – molto difficilmente – non sarà il perno su cui basare il gioco. Il suo rientro, poi, potrebbe aiutare nella crescita di un Vacca ancora poco brillante, soprattutto rispetto alle potenzialità. A Rotonda si gioca una di quelle partite fastidiose, di categoria e in un campo ristretto dove chi vuol speculare sulla difesa va a nozze. Novelli chiarisce che ci si prepara a tutto, anche ai campetti, ma che senza la giusta decisione non si va da nessuna parte. A quella – solitamente – devono pensarci i leader: il Messina di Arcidiacono (che è trascinatore per carattere ed esperienza), allora, deve diventare – sempre più – quello dei Lomasto, Bollino o Vacca.

IL ROTONDA – Le tre reti al Troina della prima giornata hanno trovato risposta dalle quattro subite dal Santa Maria Cilento la domenica successiva. Matricola dalle prestazioni opposte quella di mister Pascuzzo, il tecnico dei lucani paga anche un mercato in movimento che ha modificato il gruppo da una domenica all’altra. Sul sintetico del Vulcano, però, il Rotonda deve costruire la sua salvezza in un campionato che, all’apparenza, sembra non aver ancora trovato le formazioni materasso. I lucani, certamente, non hanno voglia di recitare la parte già vista due stagione fa, ma l’inizio a saliscendi non aiuta a comprendere l’esatto valore dei biancoverdi. La rosa, però, non pare avere tra i protagonisti calciatori alle prime armi: dalla difesa all’attacco, infatti, i nomi di media qualità per la Serie D non mancano e l’esperienza dei Cassese, Ruggiero e Fioretti potrà dare una mano importante.

GLI UNDICI – Difficile trovare sorprese nella formazione di Raffaele Novelli: la partita contro il Biancavilla ha detto che Sabatino e Lomasto partono un passo avanti rispetto a Boskovic. Il resto della formazione può variare nel ballottaggio tra Cascione e Mazzone o quello in mediana tra i 2002 Crisci e Cretella. Ancora presto, perciò, per modificare o valutare soluzioni alternative a quelle viste nei primi 180′ di campionato. Seconda trasferta per il Messina, prima chance per indossare il vestito da grande.

ROTONDA (4-3-1-2) Siani; Sanzone, Bonfini, Cassese, La Mastra; Boscaglia, Tuninetti, Ruggiero; Fioretti; Petricciuolo, Diop. All. Pascuzzo

ACR MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Crisci, Lavrendi, Vacca; Bollino, Foggia, Arcidiacono. All. Novelli.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Paolo Furrer

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