Le voci di Messina-Catania: Emmausso, Firenze e Lucarelli

Pubblicato il 9 Dicembre 2023 in Sala Stampa

Non parla ancora una volta Giacomo Modica, così nel post partita di Messina-Catania tocca – come già nel dopo Monterosi – a Michele Emmausso e Marco Firenze analizzare la prestazione dei giallorossi.

EMMAUSSO – «Una partita equilibrata nel primo tempo, poi abbiamo meritato la vittoria. Un’emozione indescrivibile segnare nel derby davanti ai nostri tifosi. Sono veramente felice, ma soprattutto per la squadra, la società e per tutti quelli che ci seguono. Momenti negativi ci sono per tutti, ci siamo chiusi e abbiamo riflettuto. Questa è una buona squadra, abbiamo cambiato marcia trovando due vittorie meritate. Sono ancora provato, dopo 20 anni vincere un derby è incredibile. Credo che questa sia una squadra forte e quando abbiamo parlato ci siamo detti di tornare a mostrare il nostro vero carattere perché non potevamo continuare in quel modo. Era una partita importante, festeggeremo ma pensiamo già al Potenza».

FIRENZE – «Siamo partiti contratti, abbiamo fatto qualche errore. Poi ci siamo sciolti e abbiamo fatto un grande passo avanti sotto l’aspetto mentale. Abbiamo battuto un grande avversario, un vittoria che può rappresentare un punto di svolta. Nel periodo in cui le cose sono andate male eravamo comunque uniti, i risultati negativi tolgono fiducia. Monterosi è stata fondamentale, oggi è stata una grande partita anche dal punto di vista tecnico. Catania grande squadra, è un derby che andavano vinto e siamo stati all’altezza. Sapevamo che avrebbe giocato per vincere, arrivavano da un buon momento ma abbiamo meritato perché abbiamo messo qualcosa in più, anche tecnicamente. Se finiva 3-0 non rubavamo nulla perché siamo arrivati a concludere tante volte, dobbiamo migliorare in questo. Il campionato è lunghissimo, possiamo toglierci soddisfazioni perché abbiamo imparato dai nostri errori.  I primi 10’ ho sbagliato qualche palla, poi sono cresciuto. è un ruolo che mi piace, più tocco la palla più posso incidere. Sono a disposizione, ma il mister sa che in quel ruolo mi diverto. Il gol? Avrei rincorso Zunno se non avessimo segnato, battute a parte, è stato un ottimo ingresso il suo perché ha fatto un gran pressing. Siamo una squadra che ha tanti giovani, quando le cose vanno male ci vuole tempo per crescere. Noi più grandi dobbiamo dare una mano, sappiamo di essere una buona squadra. Ma non abbiamo fatto nulla, siamo al punto di partenza. Pensiamo al Potenza. Dobbiamo levarci dai bassifondi».

LUCARELLI – «Quell’incidente ha pesato nell’economia della partita insieme a un po’ di infortunati che in questo momento non ci volevano. Le scelte? Sarao non convocato? È al centro di una trattativa con una squadra di serie D è la squadra lo vuole immediatamente pronto. Se avesse giocato magari non lo avrebbero più preso, se entro mercoledì non lo prendono per me è utilizzabile per la partita di Coppa Italia. Dal punto di vista emotivo ho ricordato che questo derby lo puoi capire solo se conosci Messina, magari ho sbagliato a provare a dare eccessive motivazioni. Poi ho visto dei giocatori non esprimersi su livelli consoni, mi do un voto più basso dal punto di vista tattico. Le scelte sono frutto di quello che vedi durante la settimana. Avevo bisogno di un trequartista che accompagnasse più Dubickas che non è un calcio store da 20 gol l’anno. D’Eli veniva anche da due gol in coppa col Picerno, pensavo fosse la scelta migliore puntare su un trequartista. Ripeto, serve pazienza, altrimenti da qui al 23 se puntiamo il dito facciamo solo il male del Catania. Io mi sono chiarito ulteriormente le idee ma serve restare compatti».

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