Biancavilla-Fc Messina, l’ennesimo esame

Pubblicato il 5 Gennaio 2021 in Primo Piano

Pausa di riflessione. Stop utile in casa Football Club Messina. Non tanto per ritrovare energie – vista la lunghissima assenza dai campi forzata di novembre e dicembre -, ma per lavorare sull’identità tattica e recuperare qualche acciaccato. Rientri fondamentali, soprattutto vista l’infinita attesa sul mercato.

IL GRUPPO – La questione attaccante è diventata un’ossessione evitabile per Arena e Rizzieri. Gli uomini del peccato originale, quello di aver puntato tutto il peso dell’attacco su una figura attrattiva prima che utile. Un errore – come detto più volte – che schiaccia le spalle di un gruppo capace, comunque, di tenere altissima l’asticella della classifica nonostante una rosa carente di un finalizzatore puro. I numeri non mentono: quelli offensivi del Football Club sono aberrante specchio di un attacco senza continuità di realizzazione. A pesare – tantissimo – anche l’infortunio prolungato di Carbonaro, l’uomo che può dare la scossa ma che prima dovrà trovare pace fisica. L’assenza del palermitano pesa, ma le sue prestazioni dello scorso anno non avevano modificato l’idea che la rosa andasse puntellata con un bomber. Tempo gettato alle ortiche, usato – da Arena e Rizzieri – per castelli di sabbia di nomi sfumati. Con Gabriele a dire un addio amaro e Rigoli bravo a sfiorare la vetta nonostante una sfilza di under da schierare in attacco. A tenere in alto il Football Club, allora, è un gruppo solido e convinto delle proprie capacità. Un paradosso – vero e proprio – pensare chi è stato in grado di formare una rosa tanto credibile, poi, si sia lasciato travolgere dal profumo del colpo da copertina quando c’era da piazzare la zampata finale. I pochi punti dalla vetta, allora, sono il margine che un gruppo trascinato dai Marchetti, Agnelli e Coria cerca di cancellare nelle prossime settimane.

IL RITORNO – Contro la Cittanovese – ultima uscita del 2020 – è arrivata una vittoria pesantissima, probabilmente cancellata nella percezione dal finale folle e fatto di cartellini rossi dei calabresi. Prestazione, comunque, non eccezionale ma in linea con la voglia di Rigoli di raccogliere il più possibile in un momento di difficoltà. Tra Sant’Agata e Cittanovese, allora, arrivano punti pesanti e figli della solidità che lo zoccolo duro della rosa è capace di mostrare. Muro difensivo, centrocampo di qualità e dita incrociate in attacco. Coria ha spezzato l’apatia, sopratutto per la sua immensa voglia di creare superiorità numerica. La sua presenza è preziosa, Rigoli lo comprende pur tenendo l’argentino al centro di incastri tattici che facciano regnare l’equilibrio. Il ritorno di Carbonaro è la cura che il Football Club cerca di somministrare a un reparto che fatica ad aumentare i suoi numeri. La mossa Caballero è stata pezza utile solo per un paio di match, con l’infortunio muscolare che terrà l’argentino fermo ancora un po’. Rimettere il numero 7 nel motore, allora, regala nuove possibilità vista la capacità di Carbonaro di attaccare la profondità ma anche di saltare l’uomo quando servito sulla corsia. Armi necessarie, dato che la trasferta di Biancavilla resta tra le più complicate del girone. Etnei tosti – soprattutto in casa -, con una formazione dalla difesa rocciosa e l’attacco in grado di non dare riferimenti ma colpire con forza.

IL BIANCAVILLA – L’addio di Basile e il ritorno di Pidatella ha regalato al Biancavilla qualche modifica tattica, a non cambiare è l’identità di una squadra volenterosa e col 100% di vittorie casalinghe. Al Raiti, infatti, i gialloblù hanno collezionati gli scalpi di Sant’Agata, Licata, Cittanovese e Rotonda. Avversari diversi tra loro e dalle ambizioni varie, puniti tutti con la sconfitta. Non facile – se non proprio difficilissimo -, allora, scalfire una formazione esperta in difesa e ricca di talento tecnico dalla metà campo in avanti.

LE SCELTE – Come spesso accade in casa Fc Messina la questione più spinosa riguarda gli under. Il rientro di Carbonaro, con Mukiele che potrebbe finire in panca per qualche fastidio, apre al domino per far quadrare i quattro giovani da schierare. Recuperato Da Silva, che farà coppia con Domenico Marchetti, da sciogliere il dubbio sulle corsie: i soliti Aita, Casella e Ricossa a giocarsi due maglie. A favore degli ultimi due, però, la possibile presenza di Gille sulla sinistra offensiva. Con lui, infatti, sarebbe riempita lo slot del 2002 non obbligando Rigoli a schierare Aita. Scelte ricche anche in mediana: Agnelli e Coria candidati all’intoccabilità, mentre Giuffrida prova a riprendersi una maglia da titolare a scapito di Alessandro Marchetti. Trasferta difficile, di quelle che se superate regalano sicurezza nei propri mezzi e iniettano la fiducia necessaria per continuare a puntare alla vetta.

BIANCAVILLA (4-3-1-2) Genovese; Guerriera, Porcaro, Ferrante, Mazzeo; Guerci, Viglianisi, Ancione; Lucarelli; Rabbeni, Leonardi. All. Pidatella.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Casella, Marchetti, Da Silva, Ricossa; Coria, Giuffrida, Agnelli; Bevis, Carbonaro, Gille. All. Rigoli.

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