Fc Messina-Castrovillari, il veleno nella coda

Pubblicato il 14 Giugno 2021 in Primo Piano

Un campionato che vuole ancora stupire. La giornata che sembrava la più interlocutoria delle tre si rivela, invece, quella che avvicina il Football Club Messina alla capolista. Battuto il Castrovillari, dopo una prestazione in penombra e con la firma del protagonista, fin lì, più deludente.

CONFUSIONE – Giusto partire dalla fine, allora, perché la girata di Paolo Carbonaro vale 3 punti e lancia la squadra di Massimo Costantino (voto 6,5) a -2 dal Messina di Novelli. Il pari di Aliperta e compagni a Licata è il risultato a sorpresa della domenica, utile al Football Club per dimezzare e tornare a sperare. Prima, però, c’è una partita dai tratti complicati da descrivere. Il Castrovillari gioca una gara vigorosa, cattiva quanto basta e volenterosa. Tanta apparenza, ma la sostanza si riduce a un paio di tentativi da lontano con Marone che risponde. Quando il pallone viene portato in area, infatti, la coppia Fissore-Da Silva mostra l’esperienza e accade pochino. Sempre più di quello che il Football Club riesce a costruire, con le assenze a incidere e un undici che fatica a trovare giocate non irritanti. Carbonaro lavora da punta unica, con alle spalle un quintetto tra mediana e trequarti che si mescola, scambia e prova a creare. Non è la partita di Bevis, neanche di Coria e il solito Lodi non può bastare. Alla distanza uscirà Arena, ma il primo tempo è un mix di ritmi lenti e sprazzi inattesi. Pochissimo, con la fluidità tattica del Football Club che alla fine serve solo un pallone che Carbonaro spreca. Non sarà l’unico, perché la ripresa – quantomeno – è ricca di azioni ed errori.

ALTALENA – Si parte con un cambio forzato: quello che costringe Ricossa a fermarsi, un lieve malore e campo per Panebianco. Niente scherzi Riccardo. La ripresa vede i ritmi – nonostante il caldo – alzarsi, merito anche di un Castrovillari che resta voglioso di far bottino pieno. Costantino capisce che deve mettere ordine: fuori Coria e dentro Palma col 4-3-3 che si prende la scena. Parità numerica in mezzo al campo che serve, così Lodi può rincorrere meno e correre (e giocare) in verticale. Carbonaro non è sazio di errori e spreca una gran giocata di Arena. Lo stesso numero 30 incanta quando scappa via e lascia cantare il suo sinistro: palo pieno. La sblocca Palma, con una zampata ravvicinata su azione di corner. Non un caso, perché il numero 8 c’è sempre quando il Football Club sembra perdere le speranze. Questo campionato, però, vuole stupire – dicevamo – e, allora, Cangemi buca goffamente un cross e Indelicato apparecchia per Bonanno. Girata volante magnifica, Marone fulminato e parità. Schemi e giocate sembrano finiti, si va avanti per inerzia e spirito di non arrendersi. Il Castrovillari annusa il colpaccio, ma capisce che i rischi sono più delle possibilità. Soprattutto, quando Lodi mette Carbonaro nella condizioni di ritrovare la via del gol. Il suo sinistro incrociato è impreciso, ancora una volta. Schemi e giocate sembrano finiti, invece no: punizione dalla destra di Lodi, è uno schema. Carbonaro esce dal blocco e passa alle spalle di tutta la difesa, Lodi ha pennellato, Stagos esce alla disperata – essendo l’unico ad aver capito la giocata – ma spalanca la porta che Carbonaro trova con un destro volante. Vantaggio, classifica accorciata e campionato ravvivato nel giorno in cui si sarebbe potuto chiudere.

IL CAMPIONATO DEI CALCIATORI – E, allora, questo Girone I non sembra voler mai dire la parola “fine”. Sia in alto che in coda – questioni di promozione e retrocessione che vanno a incrociarsi –, tutto in linea con quello che i protagonisti (di tutte le 18 squadre) hanno sempre detto. Un campionato da ultima giornata. Per arrivarci, però, toccherà ancora al Football Club Messina il compito di non fallire l’appuntamento di Paternò. È sempre prepartita, perché mercoledì è vicino e al Falcone-Borsellino i giallorossi si giocano la speranza di arrivare agli ultimi 90′. Come sempre, il ritornello non cambia perché al Football Club serve solo vincere e con la coda dell’occhio controllare cosa accadrà al San Filippo tra Messina e Marina di Ragusa. C’è ancora un campionato, e se si contano i rimpianti che possono tirare fuori le due squadre sembra incredibile. Da una parte e dall’altra. Al Football Club Messina il merito di esserci, di essere sul pezzo nonostante una stagione dalla coda lunghissima e complicata da vivere. Merito di Costantino capace di tenere il gruppo unito – e forse la scelta di richiamarlo puntava anche a questo -, stramerito di un capitano come Giuffrida che, nonostante un tendine d’Achille speso per la causa, non manca di guidare il gruppo ed esultare con le stampelle al vento. Dal punto di vista societario il Football Club Messina è rivedibile, criticabile e facilmente attaccabile. E senza possibilità di ricevere ribattute. Indipendentemente da come finirà il campionato, poi, il giudizio finale sulla dirigenza – da Rocco Arena a cascata – non sarà tenero. Alla squadra, a questi ragazzi – al netto di errori e punti persi – si fa davvero fatica a non tributare un plauso. Discorso che si potrebbe allargare alle rose di tutte le 18 squadre, ancora sul pezzo e senza voglia di regalare nulla a nessuno. Anche sotto i 30 gradi del 13 di giugno.

Marone 6,5: sempre attento e reattivo, incolpevole sul gol subito.

Cangemi 5: resta a galla per buona parte della gara, ma il buco nell’azione del pari è imperdonabile. (dal 30′ s.t. Bianco sv: non si vede mai)

Fissore 6: fisico ed esperienza contro avversari di ottimo spessore.

Da Silva 6: come il compagno, deve usare il mestiere contro l’agilità di Bonanno.

Ricossa 5,5: primo tempo un po’ in chiaroscuro. Esce per un lieve malore, forza Riccardo. (dal 1′ s.t. Panebianco 5,5: indeciso e un po’ impreciso. Ci mette grande impegno)

Lodi 6,5: non è la sua miglior prestazione, ma alla fine serve i due assist per le reti dei compagni. Faro.

Marchetti A. 6: tanto ordine, tranquillità e quando c’è da metterci cattiveria non si tira indietro.

Arena 7: un crescendo che conquista. Salta gli avversari, serve i compagni, piazza un paio di assoli travolgenti e il palo gli nega una perla clamorosa.

Coria 5,5: un guizzo, pochissimo per uno col suo talento. (dal 14′ s.t. Palma 6,5: quando il Football Club non riesce a uscire dai guai a pensarci è sempre lui. Ancora un gol, ancora una volta pesante, giocatore di grande volontà)

Bevis 5,5: anche lui si vede in una circostanza sola, altra prova con più fumo che arrosto. (dal 35′ s.t. Mukiele sv: il tempo per un giallo inutile e un paio di calcioni al pallone)

Carbonaro 6,5: pagella complicata. Perché si divora, almeno, tre occasioni che un attaccante non dovrebbe mai fallire. Poi trova la girata che vale la vittoria e dimezza lo svantaggio in classifica. (dal 40′ s.t. Marchetti D. sv)

CASTROVILLARI Rizzitano 6 (dal 24′ s.t. Stagos 5,5); Manes 5,5, Mileto 6, Cinquegrana 5,5 (dall 11′ s.t. De Caro 5,5); Ielo 6, Pietrangeli 6 (dal 24′ s.t. Fernandez 5,5), Tuninetti 6,5, Capua 6, Greco 6 (dal 15′ s.t. Indelicato 6); Puntoriere 5,5, Bonanno 6,5 (dal 33′ s.t. Di Battista 5,5). All. Terranova 6.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

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