Troina-Messina, passo dopo passo

Pubblicato il 22 Maggio 2021 in Primo Piano

Un gradino alla volta. Al Messina manca sempre meno strada per raggiungere l’obiettivo: 9 punti per non pensare alle altre, ma quando sei così vicino tutto diventa più preoccupante. Troina avversario non impossibile, per vincere occorrerà la solita massima attenzione.

IN ATTESA DELLO STOP – All’andata un 6-0 che spazzò via la sconfitta del turno precedente sul campo del Rende. La squadra di Novelli – un girone dopo – si avvicina alla sfida contro gli ennesi con un quadro quasi completo. Vittoria, l’ultima – contro il Rende appunto -, che ha avvicinato ancora di più il Messina all’obiettivo. Mister Novelli non tradisce questa emozione, ma il tempo dei conti in casa Acr comincia ad arrivare. Tutto posticipato, però, perché la LND riesce a infilare due perle di rara bruttezza nel giro di 48h. La seconda è, però, forse obbligata visti i tanti recuperi da giocare. Allora, campionato fermo il 30 maggio e il 6 giugno per mettere tutto in pari, poi dal 13 al 20 una settimana con tre sfide per chiudere la stagione. Saranno, e questa è una certezza, i sette giorni che diranno il nome della prossima squadra a giocare in Serie C. Gli indizi vanno tutti dalla parte del Messina, per confermarlo serviranno i 3 punti a Gagliano Castelferrato – il campo (nel vero senso della parola) dove gioca il Troina -, visto anche lo scontro diretto tra le due inseguitrici al San Filippo. Ennesi protagonisti, tra le altre, della prima decisione settimanale della LND: via i playout e ultime due uniche retrocesse in Eccellenza. Già discutibile la scelta (pensare almeno uno spareggio tra penultima e terzultima?), ma le modalità rasentano il ridicolo. Vale per il Girone I come per altri, dove squadre assatanate fino a ieri per evitare i playout si trovano, oggi, senza motivazioni o, al massimo, a caccia di un paio di punti. Dilettanti, nel vero senso della parola. E non è riferito a società o calciatori.

PRESSIONI CONTRARIE – La pre-tattica novelliana è diventata una sana abitudine, poco male perché il tecnico salernitano resta libero di preparare come preferisce le sfide. Cresce, però, la lista dei disponibili dopo che Arcidiacono è tornato in panca già col Rende. In fase di recupero anche Sabatino, non impossibile vederlo in campo contro la squadra di Mascara. Scalpita Cascione, con Mazzone che ha provato in tutti i modi a convincere tecnico e critica, dall’altra parte minuti importanti per Giofrè. In mezzo al campo Cretella dovrebbe tornare a formare il trio con Cristiani e Aliperta, questo riaprirebbe le porte dell’undici titolare per Cunzi. Intoccabili Foggia e Bollino, mattatori assoluti dell’ultimo mese e trascinatori anche mercoledì scorso. La sosta in arrivo non fa piacere, viene accettata perché impossibile fare altrimenti e – in una visione positivista – serve per recuperare le ultime energie necessarie. Al Messina mancano 9 punti, i primi verranno chiesti al Troina. Un avversario strano, perché ricco di calciatori di talento, ma sempre invischiato nelle parti basse della graduatoria. Come detto, però, la cancellazione dei playout ha dato una grande mano alla squadra di Mascara, ora molto vicina alla salvezza. Ennesi che, allora, diventano pericolosissimi per due ragioni: ricerca di un colpo di prestigio e una testa senza pressioni, gli ostacoli che il Messina dovrà essere bravo a evitare.

TROINA (4-3-3) Aiolfi; Puleo, Neri, Mbaye, Ciccone; Di Grazia, Guerci, Rizzo; Ficarrotta, Padovani, Aperi. All. Mascara.

MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto, Boskovic, Giofrè; Cristiani, Aliperta, Cretella; Bollino, Foggia, Cunzi. All. Novelli.

*fonte foto: Acr Messina – ph. Furrer

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