
Tanto tuonò che piovve: suicidio sportivo non doveva essere e suicidio sportivo è stato. Quella che si pensava potesse essere solo una pratica da chiudere senza troppi affanni, è diventato l’ennesimo psicodramma stagionale e, adesso, la salvezza diretta è a rischio.
NESSUN REGALO – Senza mezzi termini, a serio rischio poiché chi ha un minimo di esperienza e qualche anno di calcio alle spalle, sa benissimo come la favoletta della squadra avversaria già retrocessa, della differenza di motivazioni non funzioni mai quando sei direttamente coinvolto. A queste latitudini, ne sappiamo qualcosa (stagione 2000/01… e via con gli scongiuri del caso). Quella di Rotonda, insomma, va preparata come la gara della vita. Tutto il resto, è mera illusione. L’amarezza per la sconfitta con la Sancataldese, comunque, resterà una macchia ben difficile da cancellare. Mai, negli ultimi vent’anni, il Messina era caduto così in basso nella classifica della D (fatta salva l’esperienza dell’AS). La società aveva messo le mani avanti in tal senso. I vertici dirigenziali, nei giorni scorsi, si erano affrettati a dichiarare che le voci su eventuali trattative per la cessione non giovavano certo alla squadra. Insomma, dando consequenzialità a quel pensiero e rispolverando un tormentone da campagna elettorale, #CiCuppaArena. Galeotta fu la granita con panna che l’imprenditore aspirante nuovo proprietario è venuto a gustare a Messina, con dichiarazioni e foto a corredo. E, a ben pensarci, è giusto che la società parli di turbative. Quella stessa società che ha sempre messo la squadra nelle condizioni di esprimersi al meglio, come testimoniano le dichiarazioni dell’ex dal dente avvelenato Gambino…
LE COLPE DEGLI ALTRI – In fondo, poi, è colpa di Arena se arriviamo a giocarci una sfida salvezza schierando come centravanti un ragazzo che “vanta” zero reti nel suo score stagionali; è colpa di Arena se abbiamo buttato al vento due punti per una questione di mail partite in ritardo; è colpa di Arena se abbiamo cambiato tre volte allenatore e altrettante il direttore sportivo in un’annata; #CiCuppaArena se per tre mesi la squadra ha dovuto giocare su un terreno oltre i limiti della decenza, perdendo per questo occasioni preziose. Viene il dubbio che ci sia un complotto giudaico-massonico contro la famiglia Sciotto. Magari è proprio questo complotto che ha bloccato il transfer per Baldè, che ha fatto andare via Genevier, che non ha fatto svanire a gennaio tante trattative di mercato, che impone il “fair play finanziario”… Viste le garanzie date a Ferrigno e al nuovo management, siamo però sicuri che nel prossimo organigramma ci sarà anche un addetto ai complotti. Frattanto, andiamo a giocarci la partita della vita contro il Rotonda, con la speranza (vista la vicinanza con Castrovillari e le precedenti esperienze…) che Rocco Arena non requisisca tutti gli alberghi della zona, costringendo la squadra a un’altra partenza all’alba.