Cittanovese-Messina, sporcarsi le mani

Pubblicato il 26 Settembre 2020 in Primo Piano

Un mister Novelli serafico ma deciso: regala lui il titolo di giornata col suo “dobbiamo essere capaci di sporcarci le mani”, perché anche le squadre più forti – come questo Messina – devono saper reagire alle difficoltà e, quando necessario, mutare la propria essenza per avere la meglio sull’avversario.

ANNO NUOVO, SQUADRA NUOVA – Quarto anno della famiglia Sciotto e quarto scenario tutto nuovo. L’estate ha portato alla grande novità della cessione del 30% al gruppo salernitano capitanato da Del Regno. Qualche frizione tra le diverse anime non è mancata, così come dimostra l’addio del dg Gianni nelle settimane scorse. Scosse di assestamento necessarie, forse naturali quando si disegna una costruzione da zero. Beghe di poco conto a parte, però, la rosa del Messina nasce sotto ottimi auspici: mister Novelli è l’uomo scelto per guidare un gruppo che – sulla carta – occupa i primissimi posti dei pronostici. Così tante le novità che si fa prima a sottolineare le conferme: Lavrendi, Cristiani e Arcidiacono. Il resto è tutto nuovo, dalla porta al centravanti i giallorossi si affidano a un gruppo rinnovati e, soprattutto, non gravato dagli errori del passato. Vacca e Aliperta sono i grandissimi colpi del mercato firmato Fabiani, anche se l’ex Turris sarà assente per tre turni vista la squalifica rimediata nella scorsa stagione. I due, però, sono l’emblema della strategia adottata: calciatori pronti adesso, capaci di vincere un campionato difficilissimo come la D e senza la paura della pressione. Ecco, la pressione: quella che è tornata utile per giustificare i fallimenti targati Sciotto, ma a Messina in Serie D la pressione ci sarà anche con 20 punti di vantaggio sulla seconda.

IDENTITÀ – Mister Novelli si siede sulla panchina del Messina con un solo obiettivo: vincere. Lo fa spinto da un’idea di calcio ben precisa, visto il suo 4-3-3 che profuma di zemaniano. Oltranzista? Non sembra, lo dicono le parole a cui si affida nella sua prima conferenza stampa: “Abbiamo delle idee, ma dobbiamo rispettare gli altri e saperci adattare. Ci saranno momento di difficoltà, dovremo imparare a sporcarci le mani”. Tanto basta per raccontare che Messina sarà il suo, perché la consapevolezza che l’identità non basta a superare gli ostacoli è arma fondamentale. Un calcio ben preciso, ma che – quindi – dovrà sapersi modellare di fronte ai pericoli che gli avversari potranno offrire. La partenza è accidentata: la Cittanovese è tra i peggiori avversari possibili, con i calabresi che al Morreale-Proto amano costruire il proprio successo. Qualità ed esperienza per testare a che pagina del manuale di crescita è questo Messina di Novelli. Tecnico con idee chiare ma che dovrà fare i conti con le prime assenze: detto di Aliperta, fuori anche Addessi e Sabatino, anche lui squalificato. Di necessità, virtù, e allora torna utile un reparto mediano dove Lavrendi e Cristiani sembrano partire un passo indietro ma che potranno tornare utili già a Cittanova. Tutto da scoprire, invece, il comparto under: il più interessante resta Giofrè, lo scorso anno alla Turris, terzino sinistro su cui tantissimi addetti ai lavori sono pronti a scommettere. Il resto del gruppo resta un’incognita che il campo è pronto a svelare.

LA CITTANOVESE – Allenatore e capitano dal dente avvelenato. Perché gli ex sono tutti così e Pietro Infantino e Antonio Crucitti non fanno differenza. Il tecnico dei calabresi vuol mostrare al Messina – e non solo – che la sua parentesi in riva allo Stretto non descrive una carriera fatta di buoni piazzamenti. Crucitti, invece, ha lasciato Messina dopo una stagione forse troppo criticata al livello personale. Il numero 10 è tornato in doppia cifra, spesso adattato in un ruolo non suo ma – e questo è sembrato evidente – frenato da una mancata personalità e leadership in un contesto molto più complicato rispetto a Cittanova. Torna in Calabria con fascia al braccio: capitano di un gruppo variegato e componente di un trio offensivo di tutto rispetto. Dorato e Silenzi più Crucitti formano un tridente di alto profilo per la Serie D, rappresentati ideali per far comprendere quanto complicato sia l’esordio per il Messina.

GLI UNDICI – Squalificati Aliperta e Sabatino, per mister Novelli scelte quasi obbligate. In difesa Boskovic farà coppia con Lomasto. Cascione e Giofrè sulle corsie. In mediana Cretella sarà il 2002, sicurissimo del posto Vacca – la stella – con Lavrendi che dovrebbe andare in regia. Attacco senza grosse alternative: con Foggia ci saranno Bollino e Arcidiacono a supporto. I tre anni della famiglia Sciotto hanno regalato solo delusioni a una tifoseria più paziente che delusa (e lo è molto), il quarto anno parte secondo nuovi auspici e con la sensazione di un protagonismo mai accarezzato in passato.

CITTANOVESE (3-4-2-1) Latella; Miceli, Fiumara, Scuderi; Barilaro, Meola, Lo Nigro, Petrucci; Crucitti, Silenzi; Dorato. All. Infantino.

MESSINA (4-3-3) Lai; Cascione, Lomasto, Boskovic, Giofrè; Vacca, Lavrendi, Cretella; Bollino, Foggia, Arcidiacono. All. Novelli.

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